top of page

Premio Anima 2023

Ai vincitori è stata consegnata un’opera il cui progetto è stato donato dall’Arch. Augusta Fabbri Galletti.

CINEMA: “Io Capitano” di Matteo Garrone

FOTOGRAFIA: Marco Palombi

GIORNALISMO: Valerio Cataldi

LETTERATURA: “Cose che non si raccontano” di Antonella Lattanzi

TEATRO: Julie Ann Anzilotti e la Compagnia Xe

 Menzione speciale per il Cinema: “L’ultima volta che siamo stati bambini” di Claudio Bisio

 Premio speciale a Nicolò Gavoni

Premio Anima

Premio anima 2023

I simboli

Nella storia dell’uomo la simbologia della parola Anima è spesso rappresentata da un soffio, un’ombra, è l’ombra degli uomini che anima e a cui dà vita. Per i Greci Psychè, soffio, ombra, per i romani Pneuma, in latino Spiritus, è la mescolanza di aria e calore vitale, credenze popolari attribuiscono l’aspetto di una farfalla all’anima che abbandona il corpo. Per i popoli del centro America invece la farfalla è il simbolo del soffio vitale. Un riflesso senza materia corporea per i popoli del nord America e quando l’anima lascia il corpo assume anche per loro la forma di farfalla. L’anima ha sempre qualcosa di terrestre e soprannaturale, il principio vitale che lega tra loro una porzione di materia e un soffio di spirito li unisce sostanzialmente in un solo soggetto. Ancora la farfalla, nella credenza popolare cristiana, rappresenta l’anima liberata dall’involucro carnale, simbolo di rinascita.

 Idea

L’idea del disegno si ispira alla simbologia espressa dall’uomo nel tempo e vuole sintetizzare quello che per secoli si è sedimentato nella memoria collettiva. Una farfalla stilizzata si delimita su una superficie verticale tramite la sua assenza, il  vuoto proietta l' ombra su un corrispettivo sagomato e ricompone attraverso il riflesso un'immagine di farfalla immateriale, al variare della luce l'ombra cambia la sua posizione è dinamica, in divenire. Il segno materiale sul metallo delimita un’idea, quella della trasformazione, della metamorfosi. La crisalide è l’uomo nelle sue infinite sfaccettature, contiene le sue potenzialità con l’immensità delle sue azioni. Il movimento delle intenzioni, la proiezione delle idee che si concretizzano e diventano le azioni materiali che ridanno vita, animano la speranza di tante persone. Il premio Anima ne è la dimostrazione e valorizza tutto questo, premia le cose bellissime che ogni uomo può fare.

 Il materiale

Il materiale pensato è l’alluminio riciclato, scelto perché si lavora a basse temperature con minore dispendio energetico. I due elementi saranno trattati in maniera differente, uno lucido e riflettente, l’altro satinato per sottolineare la dualità nell’uomo, l’anima buona e l’anima cattiva eternamente in lotta tra loro. Come tutti i metalli viene dal cuore della terra ma si trova in abbondanza sulla crosta terrestre. Il suo valore rimane invariato se è riciclato e si può riciclare all’infinito.


 

La premiazione presso il campidoglio - Terrazza Caffarelli

I vincitori della XXII edizione del Premio Anima

 Ai vincitori è stata consegnata un’opera il cui progetto è stato donato dall’Arch. Augusta Fabbri Galletti.

Si è svolto il 6 novembre in Terrazza Caffarelli il Premio Anima, ideato da Anima per il sociale nei valori d’impresa, la non profit promossa da Unindustria. La cerimonia – giunta alla sua XXII edizione – intende valorizzare il contributo apportato da personalità del mondo della cultura e dell’arte del nostro Paese alla crescita di una coscienza dell’etica, della solidarietà e della responsabilità sociale nell’opinione pubblica.

In uno scenario mondiale caratterizzato da elevata complessità e incertezza, il Premio Anima ancora una volta ha voluto valorizzare l’importanza della solidarietà e dell’inclusione e accendere i riflettori su storie di emigrazione e conflitti ancora in corso in varie parti del mondo, con una particolare attenzione alla difesa dei diritti umani e al futuro delle nuove generazioni.

I vincitori – nelle categorie Cinema, Giornalismo, Fotografia, Letteratura, Teatro e Premio Speciale – sono stati premiati da una Giuria, presieduta da Luigi Abete, e composta da: Giovanni Anversa, Simona Baldassarre, Anna Boccaccio, Angelo Bucarelli, Maite Carpio Bulgari, Antonio Calbi, Angelo Camilli, Claudia Cattani, Innocenzo Cipolletta, Paolo Conti, Laura Delli Colli, Isabella Ferretti, Sabrina Florio, Miguel Gotor, Giampaolo Letta, Annamaria Malato, Oscar Pizzo, Filippo Rodriguez, Mirella Serri, Luisa Todini.

Alla cerimonia sono intervenuti il Presidente del Premio Anima e della Fondazione BNL Luigi Abete, il Presidente di Unindustria Angelo Camilli, la Presidente di Anima e Vice Presidente di Unindustria Sabrina Florio, il Sindaco di Roma Capitale Roberto Gualtieri, l’Assessore alla cultura della Regione Lazio Simona Baldassarre, l’Assessore alle Politiche della Sicurezza, Attività Produttive e alle Pari Opportunità di Roma Capitale Monica Lucarelli, il Capo Dipartimento dei Vigili del Fuoco Prefetto Laura Lega, il Presidente del Gruppo Tecnico Energia Confindustria Aurelio Regina, il Presidente della Piccola Industria di Unindustria Fausto Bianchi, il Presidente dei Giovani Imprenditori di Unindustria Corrado Savoriti, la Presidente di Bnl Bnp Paribas Claudia Cattani, il Presidente di TIM Salvatore Rossi e il Presidente di Luiss Luigi Gubitosi.

La cerimonia – che quest’anno rientra tra le iniziative della Settimana della Cultura di Confindustria – è stata presentata dal giornalista RAI Giovanni Anversa.

La cerimonia si è svolta con il patrocinio di Regione Lazio, Roma Capitale, Rai per la Sostenibilità ESG e con il contributo di Unindustria.

Sponsor: Almaviva, Bnl Bnp Paribas, Enel, TIM. Media Partner: Askanews

bottom of page