top of page
Le preesistenze
Il luogo e la memoria
Nei luoghi si affollano le tracce e gli avvenimenti delle trasformazioni avvenute nel passato.
Il luogo è la condizione del progetto, la stratificazione storica come quella geologica ci racconta il passato.
Tutte le pratiche di architettura hanno alla loro origine i riti di possesso del luogo e la ricerca delle preesistenze e della memoria del luogo è il fondamento di ogni progetto.
Le analisi e le indagini si muovono in diverse dimensioni: in estensione (lunghezza, larghezza) per le componenti spaziali e in spessore, profondità per quelle temporali. Nel tempo la civiltà etrusca prima e poi romana sono quelle che più lungamente hanno abitato questi luoghi e più di altre li hanno segnati.
I templi, le necropoli, i resti dei villaggi tracciano ancora con grande evidenza il nostro territorio, fanno parte del nostro presente e condizionano con la loro presenza ogni nostra scelta architettonica.
Gli elementi della composizione planimetrica
Le indagini storiche prima e le analisi della configurazione spaziale poi tracciano in maniera indelebile l'idea progettuale che caratterizza l'intervento.
La riorganizzazione dello spazio obbliga a creare una linea di percorso primaria e pone in secondo piano l'area privata dove è impossibile intervenire.
Sull'asse principale si ridisegna la scalinata alternando cordonate e scale, queste si sviluppano dopo una sosta costituita da un pianerottolo che funge da elemento di cerniera tra spazi di priorità differenti. L'albero oltre ad essere parte integrante del percorso d'acqua ha funzione di schermo verso quella parte privata che è impossibile riorganizzare. Dall'aiuola nasce una discesa d'acqua che divide il percorso principale dai gradoni laterali i quali definiscono uno spazio di sosta oltre che di salita, la fontana delimita lo spazio ed oltre ad essere elemento scenografico raccoglie e racconta gli elementi primordiali della vita, l'acqua, l'aria, la terra.
IL percorso poi si raccoglie lungo un pianerottolo che funge da sosta e riorganizza lo spazio obbligando a nuove direttrici che si snodano verso un percorso laterale. L'alternanza dei materiali travertino e lava grigia contribuiscono ad evidenziare tracciati e allineamenti. Nel primo tratto le soste in travertino si alternano alle pedate in lava grigia sottolineate da ricorsi in travertino; nella stradina interna i materiali si invertono, il percorso è un tappeto bianco per dare luce e gli accessi alle case sono in lava grigia.
Nella rampa che si ricollega alla strada principale viene ripetuto lo schema usato nelle cordonate di accesso, pedata in lava grigia e ricorsi in travertino.
I simboli
La fontana, l'acqua e l'albero
La fontana posizionata al centro dell'intervento, insieme all'albero diventa essa stessa simbolo per eccellenza. E' la sorgente che sgorga nel mezzo del giardino ai piedi dell'albero che con il suo mutare durante le stagioni rappresenta la vita e per tradizione la fonte che nasce da un albero per l'acqua sempre nuova è il simbolo del rinnovamento continuo, della giovinezza e della vita stessa.
L'acqua è origine e veicolo di ogni forma di vita, fonte di tutte le cose essa purifica, rigenera. Tuttavia, come avviene per ogni simbolo, l'acqua rappresenta una ambivalenza totale e a tutti i livelli; è fonte di vita e forza distruttrice.
L'albero è uno dei simboli più ricchi e diffusi, simbolo di vita in continua evoluzione, evoca con grande forza il simbolismo della verticalità e serve a rappresentare il carattere ciclico della evoluzione cosmica, morte e rigenerazione. Soprattutto gli alberi a foglie caduche rappresentano lo scorrere del tempo e il trascorrere delle stagioni poiché si spogliano e poi germogliano nuovi fiori e si rivestono ogni anno di nuove foglie.
Per le sue radici affondate nel suolo e per i rami che si innalzano in cielo l'albero è un simbolo dei rapporti che si possono stabilire fra la terra e il cielo. L'albero è il simbolo della perpetua rigenerazione e perciò della vita nel suo senso dinamico. E' carico di forze sacre perché è verticale, fiorisce, perde e ritrova le sue foglie e perciò si rigenera, muore e rinasce infinite volte.
Mag-Test-Integro
bottom of page